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Sahara

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Sahara Locandina

Sahara
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 1943
Durata: 97 min
Genere: guerra
Regia: Zoltán Korda
Soggetto: Philip MacDonald
Sceneggiatura: Zoltán Korda, John Howard Lawson, James O’Hanlon
Casa di produzione: Columbia Pictures
Fotografia: Rudolph Maté
Montaggio: Charles Nelson
Musiche: Miklós Rózsa
Attori: Humphrey Bogart, Dan Duryea, Bruce Bennett, Richard Nugent, J. Carrol Naish, Lloyd Bridges, Rex Ingram, Louis Mercier, Patrick O’Moore, Guy Kingsford, Carl Harbord, Kurt Kreuger

Trama

Sahara è una pellicola diretta da Zoltán Korda; durante la seconda guerra mondiale, in seguito alla perdita di Tobruk, il sergente Joe Gunn, al comando di un carro armato M3 Lee americano, si ritrova in una difficile situazione nel deserto libico insieme alla sua truppa. Durante la ritirata, riesce a raggruppare alcuni soldati alleati dispersi, insieme a un caporale sudanese e a un prigioniero italiano.

Afflitti dalla sete e in condizioni critiche, il gruppo riesce a fermarsi presso un pozzo. Tuttavia, la situazione si complica quando un battaglione tedesco giunge sulla scena, scatenando una lotta frenetica per il controllo dell’acqua, mentre tutti attendono ansiosamente i rinforzi inglesi.

Questo scenario di tensione nel deserto diventa il palcoscenico di una lotta epica non solo per la sopravvivenza, ma anche per il controllo delle risorse vitali. La sete e l’aridità del deserto diventano metafore della disperata lotta per la sopravvivenza durante la guerra, mentre i protagonisti affrontano una serie di prove e decisioni difficili.

La storia si svolge in un contesto desertico e implacabile, offrendo uno sguardo crudo sulla durezza della guerra e sulle dinamiche umane in situazioni estreme. Preparatevi a immergervi in un racconto avvincente che mescola azione, dramma e una lotta senza quartiere sotto il sole implacabile del deserto libico durante la seconda guerra mondiale.

Curiosità

Sahara fu realizzato nelle aride lande del Deserto del Mojave, situato nel sud della California, con il supporto della quarta divisione corazzata americana, la cui truppa assunse il ruolo dei soldati tedeschi nel film. Dato il contesto bellico in atto, procurarsi armi ed equipaggiamenti tedeschi autentici e moderni risultava estremamente difficile. Pertanto, nel film, le truppe dell’Afrika Korps sono equipaggiate con fucili Mauser Gewehr 98 (alcuni soldati impiegano i fucili Springfield M1903 statunitensi) e mitragliatrici MG 08 risalenti alla prima guerra mondiale. Gli elmetti indossati sono del modello 1916 anziché quelli più moderni del modello 1935.

Il veicolo semicingolato utilizzato per la ricognizione, apparentemente tedesco, è in realtà un semicingolato americano M2. Anche il caccia a getto che attacca il carro nella prima parte del film è un P51 Mustang, uno dei primi modelli, opportunamente ridipinto con insegne tedesche.

Le riprese si sono svolte dal 28 gennaio al 17 aprile del 1943, e il film è stato distribuito nei cinema americani nell’ottobre dello stesso anno, riscuotendo un incasso di 2.3 milioni di dollari. Il Forte di Bir Acroma, rappresentato nel film, è stato costruito utilizzando mattoni in creta e paglia provenienti dalla prigione spagnola della California risalente al XVII secolo.
La troupe e il cast affrontavano ogni giorno un viaggio di 30 miglia in autobus da Brawly, California, dove alloggiavano, fino ai luoghi delle riprese. Il regista Zoltan Korda dirigeva le riprese dalle prime ore del mattino fino al tramonto, affrontando temperature che superavano i 50 gradi Celsius. Inoltre, una tempesta di sabbia, visibile nel film quando Gunn e i suoi arrivano al Forte di Bir Acroma, è stata catturata durante tre giorni di riprese.

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Censura

In Italia, il film fece il suo debutto nelle sale nel 1950, affrontando alcune difficoltà di censura a causa della reticenza nel raffigurare un soldato italiano in un ruolo considerato codardo e collaborazionista. Questa rappresentazione sollevava dubbi sulla condotta effettiva dei soldati italiani in Nord Africa, dove nella realtà avevano dimostrato coraggio, soprattutto a Giarabub e El-Alamein.

Nonostante le controversie, la decisione finale fu quella di mantenere la figura del soldato italiano nel film. Per attenuare le preoccupazioni della censura, si optò per un doppiaggio affidato a Alberto Sordi, apportando modifiche significative ai dialoghi durante questa fase. La scelta di mantenere il personaggio italiano, seppur con aggiustamenti, consentì al film di essere proiettato senza tagli sostanziali.

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Recensione di Francesco Ippolito

Sahara, del 1943 e diretto da Zoltan Korda, si erge come un monumento cinematografico della Seconda Guerra Mondiale, portando gli spettatori nel deserto in un’epoca in cui il conflitto mondiale infiammava la scena globale. Il film è un’opera straordinaria che si distingue non solo per la sua trama coinvolgente, ma anche per le sfide logistiche affrontate durante le riprese e le scelte audaci prese nel contesto della censura italiana.

La storia segue il sergente Joe Gunn, interpretato dal carismatico Humphrey Bogart, e la sua istruttiva odissea nel deserto inseguito da forze tedesche. Il nucleo del film si sviluppa attorno a un pozzo d’acqua, trasformando un elemento apparentemente ordinario in un simbolo cruciale di sopravvivenza e solidarietà. La tensione è palpabile e la sceneggiatura offre un ritratto sfumato dei personaggi, sottolineando l’umanità in circostanze estreme.

La produzione di Sahara ha affrontato sfide notevoli, girando in condizioni climatiche avverse nel deserto del Mojave, rendendo l’esperienza cinematografica ancor più autentica. Le scelte delle armi e degli equipaggiamenti, sebbene influenzate dalle limitazioni della guerra, hanno aggiunto un tocco di realismo al film, offrendo uno sguardo autentico sulla tecnologia bellica del periodo.

La versione italiana del film ha incontrato resistenza da parte della censura, poiché la rappresentazione di un soldato italiano in un ruolo sfavorevole sollevava questioni sulla veridicità storica. La decisione di mantenere il personaggio, seppur modificato attraverso il doppiaggio di Alberto Sordi, mostra la complessità delle dinamiche politiche e culturali dell’epoca.

Sahara va oltre il suo status di film bellico, offrendo una riflessione profonda sulla resilienza umana. Con una regia magistrale, interpretazioni potenti e un contesto storico unico, questo capolavoro del cinema riesce a trasmettere emozioni e a offrire uno sguardo autentico sulla narrativa bellica della sua epoca.

Film completo

Questo film è distribuito con licenza Public Domain ed è stato restaurato e colorato dalla Columbia Pictures
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