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Giulia

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Giulia

Data di uscita: 17 febbraio 2022
Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Ciro De Caro
Attori:
Rosa Palasciano
Fabrizio Ciavoni
Valerio Di Benedetto
Cristian Di Sante
Matteo Quinzi
Leonardo Bocci
Paese: Italia
Durata: 109 min
Distribuzione: Koch Media
Sceneggiatura:
Ciro De Caro
Rosa Palasciano
Fotografia: Manuele Mandolesi
Montaggio: Jacopo Reale
Produzione: FareCinema

Trama

Giulia è un film diretto da Ciro De Caro in uscita il 17 febbraio 2022 ambientato a Roma. Narra la storia di una ragazza che vive un forte dissidio interiore, tipico di molte giovani: il volere essere amata e confortata da un posto che può chiamare casa e il desiderio di libertà e di vivere all’avventura.
Quando, in piena estate, si ritrova senza un tetto e in mezzo alla strada, Giulia (interpretata da Rosa Palasciano) si mette alla ricerca di un luogo in cui potersi rifugiare, ma soprattutto cerca di trovare la cosa che più le manca, un posto nel mondo.
Mentre le temperature salgono sempre più, la giovane trascorre le sue giornate a sognare di diventare madre e racimolare qualche spicciolo per andare avanti. Incontra e si circonda di vari personaggi che, proprio come lei, non hanno nulla, nemmeno un’esistenza e sembrano del tutto inafferrabili.
In questo periodo Giulia ha modo di riflettere e giunge alla conclusione che è solo lei l’artefice del suo destino e di conseguenza solo lei può sapere come vivere la sua stessa vita.

Citazioni

Il regista, Ciro di caro, ha dichiarato: “Volendo estremizzare la mia idea di cinema, e quindi quella che c’è in Giulia penso di poter utilizzare 3 parole: Verità, rigore e leggerezza.
Nella sceneggiatura, scritta a quattro mani con Rosa Palasciano, abbiamo deciso di raccontare qualcosa di sottile e provare a fotografare qualcosa di impalpabile raccontando dei personaggi inafferrabili oramai assuefatti ad una condizione che manderebbe in crisi chiunque sia abituato a condurre una vita fatta di certezze e scandita da tappe prestabilite e che invece loro vivono con una certa leggerezza.
Questi mondi a volte si scontrano, fanno qualche scintilla ma poi c’è una parte che risputa via l’altra come se ci fossero degli invisibili anticorpi sociali che tengono lontano ciò che è diverso che, dopo qualche momento di rabbia e umiliazione, ritorna serenamente e orgogliosamente al limbo dove si sente a proprio agio.
Può succedere però che si è costretti ad uscire da questa “scomoda zona confortevole”, che ci si ritrovi letteralmente per strada e a quel punto, con la stessa naturalezza, ci si può ritrovare in pochissimo tempo a vagabondare e a iniziare a costruirsi una nuova zona confortevole anche se la situazione è ancora più scomoda.
È quello che accade a Giulia che è costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa e amata da qualcuno e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà.
Come regista dunque mi sono posto di fronte a questa storia con lo scopo di raggiungere un risultato che restituisse realismo, naturalezza e verità e questo mi ha portato a fare una serie di scelte forse rischiose ma che come prima cosa mi hanno consentito di mettere gli attori nella massima libertà possibile, gli ho chiesto di far vivere un personaggio reale, non costruito e di spingersi anche oltre i confini della sceneggiatura. Ho voluto liberarli da una serie di cose che potevano allontanarli da questa ricerca della verità, per esempio non ho voluto un reparto trucco e un’altra serie di cose che secondo me avrebbero contribuito a rendere tutto un po’ più finto.
Mi interessava trovare in ogni scena e in ogni ciak un momento unico e vero e per questo ho chiesto a Manuele Mandolesi (direttore della fotografia) di ridurre le attrezzature al minimo, di essere discreto e rigoroso nelle scelte e di catturare la scena con lo sguardo di chi è sorpreso da ciò che accade.
Abbiamo percorso questa strada anche al montaggio, utilizzando un linguaggio che esula dagli standard del cinema più classico e che Jacopo Reale ha interpretato percorrendo una linea sottile senza concedere ne qualcosa alla stranezza fine a se stessa, ne alla comodità di scelte facili e collaudate.
Per continuare su questa strada di rigore e verità ho deciso che nel film non dovesse esserci neanche una nota di colonna sonora a commento, l’unica musica che c’è proviene dalla verità della scena perché si tratta o di un brano che ballano oppure cantano i personaggi.
Questa è una scelta che spesso lascia perplessi, ma è la mia idea di cinema e la musica mi porterebbe lontano dal realismo che cerco.
Tutto questo rigore spero sia servito (paradossalmente) a realizzare un film leggero, godibile proprio perché vero e sincero, e a raggiungere il difficile obiettivo di fare un film dove si ride mentre c’è un dramma che viaggia a fari spenti, si insinua nello spettatore che se ne rende conto quando è troppo tardi e gli resta appiccicato addosso per un pò”.

Trailer

Altri Trailer:

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Altri film in uscita:

https://www.cinemaniaci.it/category/film/prossimamente/

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