Voyage to the Planet of Prehistoric Women
Voyage to the Planet of Prehistoric Women
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 1968
Durata: 78 min
Genere: fantascienza
Regia: Peter Bogdanovich (come Derek Thomas)
Sceneggiatura: Henry Ney
Produttore: Norman D. Wells, Roger Corman
Fotografia: Flemming Olsen
Musiche: Keith Benjamin
Attori: Mamie Van Doren, Mary Marr, Paige Lee, Margot Hartman, Gennady Vernov, Irene Orton, Pam Helton
Trama
Voyage to the Planet of Prehistoric Women è un film del 1968 diretto da Peter Bogdanovich con lo pseudonimo di Derek Thomas, risultante dalla rielaborazione di un film di Pavel Klushancev.
Questo film è uno dei due adattamenti del film di fantascienza sovietico “I sette navigatori dello spazio” (Planeta Bur) del 1962, commissionato dal produttore Roger Corman. Il film originale, sceneggiato da Aleksandr Kazancev basandosi sul suo romanzo e diretto da Pavel Klushancev, è stato adattato da Peter Bogdanovich. L’accreditamento di Bogdanovich non appare nella pellicola distribuita col suo nome.
L’adattamento include scene principali girate negli Stati Uniti e interpretate da Mamie Van Doren. Sebbene il film abbia avuto una distribuzione limitata negli Stati Uniti attraverso la American-International Pictures Inc., ha guadagnato notorietà successivamente grazie alla sua presenza nella televisione via cavo e nel mercato dell’home video.
Recensione di Francesco Ippolito
Voyage to the Planet of Prehistoric Women è un film del 1968 diretto da Peter Bogdanovich, noto anche con lo pseudonimo di Derek Thomas. La pellicola, derivata da un adattamento del film di fantascienza sovietico “I sette navigatori dello spazio” (Planeta Bur) del 1962, offre una prospettiva interessante sul genere fantascientifico dell’epoca.
Il film inizia con una premessa affascinante: astronauti provenienti dalla Terra esplorano un pianeta lontano abitato da donne preistoriche. Questo concetto offre il terreno fertile per esplorare l’ignoto, dando al pubblico l’opportunità di immaginare scenari fantastici e creature straordinarie. Tuttavia, è importante notare che il film si basa su materiale pre-esistente e il suo adattamento ha coinvolto il regista Bogdanovich, che ha scelto di non essere accreditato per il suo lavoro.
Mamie Van Doren
La trama segue gli astronauti attraverso paesaggi preistorici e le dinamiche che si sviluppano tra di loro; le donne primitive creano una narrazione intrigante. La presenza di Mamie Van Doren, protagonista delle scene girate negli Stati Uniti, aggiunge un tocco di glamour e intrigo alla storia.
Il film è noto anche per il suo stile visivo, che riflette l’era cinematografica in cui è stato realizzato. Le tecniche di effetti speciali dell’epoca possono sembrare datati oggi, ma hanno il loro indiscusso fascino retro. La fusione di elementi sovietici e americani offre uno sguardo unico sulla creatività cinematografica collaborativa.
Tuttavia, Voyage to the Planet of Prehistoric Women non è senza difetti. Alcuni aspetti della trama possono sembrare scontati, e le limitazioni tecniche dell’epoca potrebbero influire sull’esperienza visiva per gli spettatori abituati agli standard moderni.
In conclusione, il film è un viaggio affascinante nel passato del cinema di fantascienza, offrendo una combinazione di elementi sovietici e americani che lo rendono un’opera unica nel suo genere. La sua presenza successiva nella televisione via cavo e nell’home video testimonia il suo impatto duraturo sulla cultura cinematografica. Per gli appassionati del cinema d’epoca e del genere fantascientifico, “Voyage to the Planet of Prehistoric Women” rappresenta un’opportunità interessante per esplorare le radici del cinema di fantascienza.
La critica
Fantafilm definisce la pellicola “un’avventura inverosimile appena ravvivata dalla presenza di Mamie Van Doren.”
Film completo
Il film è distribuito con licenza Public Domain Mark 1.0
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